Gekiken: il combattimento libero di scherma tradizionale

Il Gekiken è una arte di combattimento, la cui denominazione è un termine “generico” giapponese indicante una forma di scherma libera.

Utilizzando un spada di bambù imbottita come la fukuro-shinai e in alcune interpretazioni, indossando un’armatura protettiva, gli spadaccini giapponesi erano in grado di poter combattere liberamente l’uno contro l’altro utilizzando le tecniche caratterizzanti il proprio stile.

La documentazione storica fa risalire il Gekiken al tardo periodo Edo quale tentativo di portare spadaccini di diversi stile a tirare di scherma insieme, in un’epoca in cui le differenze stilistiche erano “benvenute” e l’interesse pubblico per l’arte della spada era alimentato da competizioni e dimostrazioni.

Il sistema del Gekiken, più tardi, evolverà nel Kendo sportivo, depauperandosi di molte delle tecniche storiche tradizionali che lo caratterizzano.

Del Gekiken si hanno tracce anche in Corea, dove fu introdotto nel 1896 dal Giappone come forma di addestramento militare e della polizia.

Una grandissima differenza tra il Kendo e il Gekiken è l’assenza nel secondo di qualsiasi tipo di standardizzazione, cosicché i praticanti di scuole differenti erano (e sono) in grado di confrontarsi tra di loro.

Nel libro intitolato “Studio storico del processo di cambiamento da Kenjutsu a Kendo” di Hideaki Kinoshita è riportato come entrambi i termini “Gekiken” e “Kenjutsu” fossero ampiamente utilizzati all’inizio del 20° secolo per indicare la scherma con una spada di bambù. Il termine “Kendo” invece iniziò ad essere utilizzato già dalla fine del 19° e spesso preferito agli altri due poiché esprimeva contenuti più di carattere “spirituale”, benché i principi stessi del Kendo non risultavano ancora definiti. In termini genuinamente letterali il suffisso -do nel termine Kendo significa “via per la perfezione dell’arte della spada”, che si diversifica da “Gekiken” e “Kenjutsu” in quanto questi ultimi significano rispettivamente “colpire con” e “maneggiare” una spada. Parimenti, l’aspetto finale di questo cambiamento di pensiero fu l’adozione del termine “Budo” in luogo di “Bujutsu”, per il significato di “arte marziale”, da parte della Great Japan Martial Virtue Association nel 1919.


Origini ed evoluzione del Gekiken

Compresi tra il tardo periodo Sengoku Jidai e l’inizio del periodo Edo, si riteneva che ci fossero molti documenti sugli Shinken Shobu e Bokutou shiai inter-stile. Tuttavia, la natura pericolosa di questi duelli portava a diversi esiti fatali, ovviamente disapprovati.

Poiché non c’erano stati più grandi conflitti, diminuirono le occasioni in cui l’abilità con la spada poteva essere provata, rivelandosi un problema per lo sviluppo dell’arte stessa. Così, durante il periodo Edo, fu sviluppato il “Bogu Shinai Keiko Hoshiki” ed utilizzato da molti stili di spada per l’allenamento allo sparring libero.

Questa soluzione nacque in realtà prima ancora del Sengoku Jidai. L’idea di base era quella di avvolgere del legno morbido con del tessuto, e usarlo per la pratica e lo sparring, creando così il Fukuro-Shinai. Il Fukuro-Shinai storico era fatto con 4 pezzi di bambù tagliati per la lunghezza (yotsuwari), ma una volta avvolto nel tessuto risultò essere piuttosto duro. Allora Kamiizumi no Ise Nobutsuna taglio ulteriormente la porzione verso la punta, in modo che diventasse più morbida poiché usata più spesso per colpire. Questo metodo di costruzione forniva molta più di sicurezza diminuiva l’entità delle lesioni.

La Shinkage Ryu utilizza questo tipo di Shinai per la pratica e lo sparring. Anche la Itto Ryu ne fa uso, insieme alla sua originale attrezzatura protettiva, l’Oni-gote. Tuttavia, la pratica della Itto Ryu con l’Oni-gote non andrebbe considerata uno sparring libero in senso stretto.

Si ritiene che in passato, colui che aprì la strada al Jiyu-Keiko-Ho (pratica a risposta libera) fu Naganuma Shirozaemon, un praticante di Jikishin Kage Ryu presso Edo. Nakanishi Chuta, che fondò la Itto-Ryu Nakanishi-Ha, migliorò la spada d’allenamento e lavorò per portare questo tipo di pratica ad un livello superiore.

Quando il Gekiken fu introdotto nella comunità di Kenjutsu a Edo, e acquisì popolarità, molti esponenti di vari stili giunsero nella città per impararlo, e presto il Gekiken si diffuse in tutto il Giappone. Allorché il Taryu-jiai (lo sparring inter-stile) poté essere condotto in un modo sicuro, molti stili furono incoraggiati e iniziarono a lavorare duramente per produrre buoni spadaccini.

Tuttavia, non tutti gli stili accolsero il Gekiken. Esistevano vecchie scuole che erano più interessate a mantenere vive le proprie tradizioni e a comprendere l’essenza degli insegnamenti dei loro maestri. Altre scuole inoltre, non consideravano lo Shinai-Kyogi-Keiko (lo sparring con spade di bambù) come la simulazione realistica di un vero e proprio duello con la spada, e lo rifiutarono. Inoltre, alcuni stili possedevano proprie teorie e tecniche uniche, che non avrebbero potuto essere applicabili in ambiente Gekiken.

La Katori Shinto Ryu, la Jigen Ryu e alcuni altri stili respinsero il Gekiken per vari motivi. Nella stessa Itto Ryu Nakanishi-ha, uno Shihan chiamato Terada Muneari preferiva praticare solo i Kata-geiko (sequenze prestabilite), benché il Gekiken stesse fiorendo all’interno dello stile.

Anche se il Gekiken stava guadagnando popolarità, va sottolineato che il suo obiettivo non era quello di sostituire il regolare Keiko-ho (pratica) o diventare qualcosa di indipendente. Questa è tra l’altro la differenza fondamentale tra il Gekiken ed il Kendo moderno. Il Gekiken era destinato ad essere un’attività d’allenamento che completava la pratica del Kenjutsu.

Anche se variavano da uno stile all’altro, la maggior parte degli stili di Kenjutsu conducevano addestramenti basati sui Kata sviluppati dal fondatore dello stile. Con Edo che fungeva da sorgente principale, il Gekiken cominciò a germogliare in varie clan e parti del paese.

Da quanto qui trattato si riesce a intuire la diversa concezione di combattimento tra Gekiken e Kendo, le differenze nelle tecniche e nelle posizioni, nell’utilizzo dell’energia e negli attacchi, rendendo molto più simile il Gekiken ad uno scontro in battaglia, rispetto alla moderna disciplina del Kendo più standardizzata e introspettiva .


Il Gekiken nella Sekiguchi Ryu Battojutsu

La riscoperta e l’introduzione della pratica del Gekiken nella Sekiguchi Ryu Battojutsu è frutto della volontà e dell’intuito del suo 17° Shihan-ke, Toshiyasu Yamada. Già impegnato in un’intensa e seria attività di ricerca storica di documenti perduti relativi allo stile, con il parallelo lavoro di rivivificazione di varie tecniche storiche, Yamada sensei ha ritenuto importante introdurre lo sparring libero di scherma tradizionale a fianco del Battojutsu.

Di riflesso anche noi, nei corsi “Spada Giapponese” abbiamo felicemente acquisito il Gekiken che è ormai parte integrante delle lezioni. Allo stesso modo nell'attività di diffusione della Sekiguchi Ryu Battojutsu in Italia, il Gekiken è ormai divenuto uno dei contenuti principali di seminari e stage.

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Fonti:

http://heijoshinkanvoghera.blogspot.it/2012/04/gekiken

http://www.gekiken.org/

http://kabukishojo.com/news/gekiken

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